giovedì 15 novembre 2012

innovazione e modernità

Io  a volte non  capisco i  miei colleghi.
Davvero.
Un anno fa circa l'azienda per cui lavoro ha dato la possibilità di controllare il cedolino della busta paga direttamente online tramite un link interno al sito dell'azienda stessa.
Si poteva visualizzare il cedolino a partire da  tre o quattro giorni prima del  27 del mese  e soprattutto veniva creato un archivio di 5 anni. Io (e molti altri colleghi devo dire) lo trovai subito comodissimo, era ora! Una grande innovazione! Fino a quel momento si andava tutti in processione il giorno 27 all'ufficio personale a ritirare la tipica busta bianca. E la ritiro io e vacci tu...e firmami la delega... cose così. 
Poi finalmente la svolta. Per attivarlo  a ognuno di noi è stato fornito un pin code per accedere  al programma e poi  ognuno  doveva fornire il proprio indirizzo email per ricevere il link direttamente nella propria casella elettronica, per poi ricliccarlo e dare conferma all'attivazione. Tutto qui. come si fa per qualsiasi registrazione che avviene nei siti internet, viene mandato il link nella casella email per accertarsi che sia veramente TU il richiedente.
E invece...
Orrore!
Orrore!
Un buon numero di colleghi si è categoricamente rifiutato di attivare questa procedura.
Ecco le ragioni uscite dalle loro bocche scandalizzate:
"No! Non esiste! l'azienda non deve sapere il mio indirizzo email personale!"
"No no e no, meno cose sanno di me in questo posto e meglio è" 
"Sono obbligata? No perchè se non è un obbligo non lo faccio"
ma la più bella è questa: 
"E perchè dovrei stamparmela io? Devo sprecare inchiostro io? Facciamo usare le cartucce all'azienda!"
Inutile tentare di spiegare la funzione dell'indirizzo email...niente... la fazione dei perseguitati si oppone. 
E va beh, fatti loro, mi viene da dire. Quello che mi fa tristezza è che i colleghi del mio reparto hanno un range  di età che va dai 28 ai 45 anni, quindi una generazione che col pc ci sa fare e internet lo sa usare bene, anche a giudicare da tutti gli I-phone che spuntano da taschini e borsette. Ma niente da fare!
Oggi, altro caos.
Ci è stato proposto di attivare un servizio a terminale , sempre collegato con intranet aziendale e quindi anche da casa, per visualizzare i propri turni e cambiarli anche coi colleghi, gestendo tutto tramite il suddetto link ed attivando anche un servizio notifica sms . "Il collega Pinco ha inoltrato richiesta di cambio turno il giorno 2 dicembre, accetti o rifiuti?" 
Bello, semplice, immediato, innovativo, chi più ne ha  più ne metta... ma ovviamente bisognava fornire al sistema il numero di cellulare per fare arrivare le notiche sms. 
Orrore!
Orrore!
Parecchi colleghi pensano di dare in pasto all'azienda i propri numeri di cellulare e che succeda chissà che cosa.
Ad oggi noi consegniamo le richieste di cambio turno su foglietti di carta firmati da entrambi i richiedenti e consegnati a mano in segretaria operativa. Roba da medioevo! Non è una grande innovazione finalmente poter gestire tutto dal pc di casa o dall'AIFON che hai in tasca, come molte aziende ormai fanno?
No! Orrore! Orrore!

Colleghi, svegliatevi!!! Se non accettiamo queste piccole innovazioni il mondo non va avanti più!!!


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