martedì 18 giugno 2013

A volte ritornano...

Mi è sempre piaciuto insegnare, per questo non ho mai smesso di dare ripetizioni private a studenti.
Sebbene abbia frequentato il liceo psico-pedagogico, ho presto rinunciato a fare dell'insegnamento una professione. L'esperienza di una supplenza di due settimane in una scuola elementare mi aveva fatto capire che forse non ho il carattere per gestire una classe intera di irrequieti bambini, specie se piccolini . L'esperienza poi di una estate intera presso un centro estivo mi ha fatto talmente odiare i genitori (sì, anche al centro estivo rompevano per qualsiasi cosa e se osavi sgridare il loro angioletto l'indomani si presentavano col coltello tra i denti e ti segnalavano al capo, sempre) che ho messo una pietra sopra all'esperienza dell'insegnamento. Basta, ho cambiato settore. E non che ora non prenda rabbia nell'avere a che fare con insopportabili passeggeri, ma il rapporto è diverso, è più da toccata e fuga.
Il mondo della didattica però mi ha sempre affascinato. Lo studio, la scuola, i programmi.
Fortunatamente ora sono a casa in maternità e l'aeroporto lo vedo col binocolo, meno male, avevo bisogno di uno stacco soprattutto emotivo da quel freneticissimo stile di vita. Quest'estate per la prima volta non sarò immersa in un'orda caotica di passeggeri ma me la  godrò a casa. E non mi par vero.
Manco a farlo apposta, sono stata assalita da un esercito di maturandi angosciati. 
Scherzo, in realtà non sono proprio un esercito , sono il solito Svania (che seguo da quando frequentava la seconda media, oddio come sono vecchia....) e una sua compagna di classe. 
Costoro ora hanno preso l'andazzo di venire da me TUTTI i giorni, tranne la domenica. 
Con Svania facciamo esclusivamente inglese, che tanto comunque non gli entra nè mai gli entrerà in testa mentre  la sua compagna si è rivolta a me inizialmente per inglese poi, successivamente, colta dall'angoscia totale e globale per gli imminenti esami , ha deciso che IO l'avrei aiutata in inglese, storia, italiano , psicologia e nella stesura della tesina. Oggi abbiamo persino fatto due temi in previsione dello scritto di domani.
Io , figurarsi, io che non tocco un libro di storia da quando frequentavo le scuole superiori e che ho sempre trovato pesantissimo studiare capitoli e capitoli di avvenimenti. Ancora oggi uno dei miei peggiori incubi è sognare la prof che mi vuole interrogare in storia e io che non mi ricordo nulla. Io non sogno l'esame di maturità quanto l'interrogazione di storia. E ora, ironia della sorte, trascorro pomeriggi interi a sorbirmi Giolitti, prima guerra mondiale, rivoluzione russa , avvento del fascismo e via discorrendo. 
Ciò che trovo incredibile è che quanto sei a scuola e ti tocca studiare queste cose , in tempi strettissimi, in vista di un'interrogazione e soprattutto assieme a tante altre materie, giungi a  sentirne il carico insopportabile, e magari ad odiarle anche.
20 anni dopo mi ritrovo mio malgrado a riaprire un libro di storia e ad affrontare gli stessi argomenti che mi opprimevano. Ovviamente ora non ho nessuna interrogazione in programma e non devo rendere conto a nessuno di ciò che io apprendo. Faccio riassunti assieme all'alunna e la aiuto nell'esposizione, quindi inevitabilmente mi ritrovo ad elaborare le informazioni che ricavo dal libro.E vi dirò. Mi piace. Mi piace tantissimo e trovo tutto veramente interessante, e ora capisco bene quando la mia insegnante ai tempi diceva che "la storia si ripete", altrochè, crisi, depressioni , inflazioni , ribellioni da parte dei ceti sociali deboli , guerre e poi boom economico. Alleanze , corruzioni e colpi bassi tra le nazioni DA SEMPRE . Ora capisco molte cose.Ora che ho la mente più sgombra posso soffermarmi ad approfondire tanti aspetti, ora capisco anche perchè Mussolini aveva  avuto negli anni un consenso sempre crescente nonostante ammettesse palesemente l'uso della violenza.
Insomma, mi sto esaltando un sacco, anche nello stendere la tesina , nell'analizzare i testi di D'Annunzio e nel comporre i saggi brevi per l'esame di maturità. Ah dimenticavo, ho anche ascoltato tutta un'esposizione sulla nascita della fotografia e nello specifico sui fotografi americani nel periodo tra le due guerre. Argomento interessantissimo di cui non sapevo proprio nulla. (I ragazzi frequentano un istituto di grafica pubblicitaria).
Insomma, sono contentissima di avere le giornate impegnate nel fare ciò, mi piace molto e sono più entusiasta io di loro! Per forza , non devo mica sostenerli io gli esami, he he....
IN BOCCA AL LUPO RAGAZZI!!!