lunedì 11 febbraio 2013

Choosy Maryland

Sono un po' preoccupata per Maryland.
Un anno e mezzo fa le fu diagnosticato il linfoma di Hodgkin, che ha però definitivamente sconfitto dopo sei mesi di terapie pesantissime.
Siccome le disgrazie non vengono mai sole, nel mentre anche la società aeroportuale per la quale lavorava è fallita lasciando tutti a casa in cassa integrazione. Soldi che purtroppo ancora nessuno ha visto. ha anche ricevuto l'idoneità per l'invalidità temporanea al 100 per cento. Avrebbe diritto ad una pensione ma...si sa...la burocrazia ha i suoi tempi e ancora non ha ricevuto nulla. A oggi Maryland è una cassaintegrata che non ha nessun tipo di reddito. Vive aspettando bonifici che non arrivano.
Abita sola nella vecchia casetta di sua nonna e non vuole tornare a casa dei suoi genitori. La capisco, anch'io dopo aver vissuto anni da sola troverei terrificante dover tornare indietro, soprattutto in una famiglia come la sua , per la carità bravissime persone ma con due genitori vecchio stampo, casa-chiesa e chiesa-casa  e quattro fratelli maschi ancora tutti a casa.
Di cosa sta vivendo Maryland? Di buoni fruttiferi postali che sta man mano sbloccando. Sta praticamente dando fondo a tutti i suoi risparmi in attesa dei fatidici bonifici che non arrivano.
Povera Maryland direte voi, così sfortunata!

Sfortunata dal punto di vista della salute sì,poveretta, con tutto quello che le è capitato. Dal punto di vista lavorativo invece...beh sfortunata  fino ad un certo punto.

Maryland ha 36 anni, certo è giovanissima , ma per il mondo del lavoro si è in un'età non facile per ricollocarsi , se poi consideriamo anche il periodo non molto florido...
Maryland ha cominciato a consultare le offerte di lavoro dedicate alle categorie protette e le si è aperto un mondo, ha scoperto che molto compagnie aeree cercano personale da inserire in queste categorie. Scrive, manda curriculum e viene chiamata per colloqui a cui spesso la accompagno. Vedendosi davanti una ragazza in piena salute e con un curriculum completo ed eccellente manda sempre in visibilio gli esaminatori e quasi sempre i colloqui si concludono con la diretta proposta di lavoro a cui Maryland si riserva di pensare qualche giorno prima della risposta definitiva . Risposta che si trasforma SEMPRE in un bel NO.
Perchè?
Cosa passa per la testa di Maryland?
Facciamo un passo indietro ed esaminiamo il suo curriculum :

  • Hostess di terra come me, abbiamo cominciato lo stesso anno . Aveva un ottimo contratto full time e a tempo indeterminato. Poi ha cominciato ad andare in crisi: "abbiamo una vita di merda, lavoriamo in un posto di merda, facciamo turni di merda, lavoriamo anche alle feste, di giorno di notte non si può! " Ad un certo punto l'azienda, nell'intento di liberarsi di un po' di personale, ha proposto incentivi economici per agevolare le dimissioni. Lei ne ha subito approfittato e ricordo ancora quel giorno, quando ci salutò guardandoci dall'alto al basso, come se noi rimasti lì fossimo una massa di sfigati. "Ciao! voi rimanete pure qui a fare una vita di merda e a farvi insultare dai passeggeri, io vado a lavorare nel mondo della moda , da domani sarò nell'open space di una famosa coppia di stilisti, vado a spaccare il mondo ciaooo!"
  • Impiegata  presso la casa di moda della famosa coppia di stilisti. Purtroppo l'esperienza dell'open space non si rivela l'esperienza fickissima che si aspettava. "Sono tutte colleghe puzzone e antipatiche, sono fighette e ti squadrano dall'alto in basso, sono tutte invidiose l'una dell'altra e molto arriviste, non ti aiutano perchè c'è troppa competizione, e poi io entro lì dentro alle otto del mattino e prima delle otto di sera non riesco a uscire!E non sono abituata a stare chiusa in un ufficio, mi sento soffocare"  . "L'aeroporto mi manca, ho fatto una cavolata, il dinamismo, voi colleghe .... mi mancate...."   Durata dell'esperienza: una settimana, neanche il tempo di ambientarsi...e se ne va.
  • Agente di sicurezza: rientra quindi in aeroporto, questa volta come guardia giurata, svolge un lavoro di controlli di sicurezza per le compagnie che lo richiedono, ispezioni, bonifiche, riconcilio bagagli ecc ecc.... lavora giorni e giorni di fila con turni massacranti e naturalmente sottopagata. Nel frattempo si fidanza col suo capo provocando le ire e le invidie dei suoi colleghi , che cominciano a farle una serie infinita di dispetti. Lavorare in un'atmosfera del genere è da esaurimento, resiste più di un anno poi, complice anche il declino della sua love story, si licenzia e manda tutti di nuovo a quel paese.
  • Supervisor per una società aeroportuale che effettua supervisione per conto di alcune compagnie aeree che non possono avere una rappresentanza diretta in aeroporto. in pratica fa di nuovo turni infiniti, anche di sedici ore e svolge una marea di mansioni, supervisiona il check in ,controlla le operazioni in piazzale, fa lavoro di biglietteria, tiene i contatti con gli altri scali e fa pure le statistiche su moduli excel che manda alla casa madre. Praticamente fa il lavoro del capo scalo e della sua equipe, tutto lei con tutte le responsabilità che comporta questo compito. Resiste un anno, dopodichè il contratto termina e non accetta il rinnovo propostole.
  • Impiegata presso il cargo city della nota compagnia di bandiera. Sempre turni h 24 , ma il lavoro è completamente diverso. "Non mi piace proprio, anche se il mio ufficio è affacciato direttamente sul piazzale aeroportuale, il mio lavoro non centra niente con l'aeroporto, è tutta logistica, movimentazione tir e merci, non mi piace, non è quello che volevo fare". Resiste per due stagioni, con un buon contratto e un buon inquadramento. Al termine della seconda stagionalità le viene offerto di firmare il contratto a tempo indeterminato. Non se la sente, non è il lavoro per lei e quindi non accetta il rinnovo.
  • Rappresentante di scalo di una famosa compagnia aerea americana, ottimo inquadramento contrattuale, ecco forse questa voce nel suo curriculum non è nemmeno citata, perchè in realtà non iniziò neppure. La compagnia aerea in realtà non navigava in buone acque, (infatti un anno dopo avrebbe chiuso lo scalo). Firmò il contratto, fece il corso di addestramento, le visite mediche ecc.      Il primo giorno di lavoro si sarebbe dovuta presentare alle sei del mattino. Telefonò la sera prima alle ore 22 per dire che non si sarebbe presentata, né l'indomani, né mai.
  • Agente rampa presso una società di handling che effettua servizi per una famosa compagnia aerea tedesca. Questo lavoro finalmente le piace molto, è quello che fa per lei, non è pagata come vorrebbe ma il dinamismo del lavoro su piazzale la ripaga . Finalmente ha trovato il suo lavoro e nulla la può fermare. Tranne una cosa, anzi due.
Quattro anni dopo i fatti sono noti, Maryland si ammala di linfoma e nel trattempo la società fallisce miseramente, non pagando nemmeno le casse integrazioni. 
In fondo al tunnel, però, si  intravede uno spiraglio di luce. 
Maryland guarisce ed ottiene l'invalidità al cento per cento, può così cercare lavoro nell'ambito delle categorie protette e le offerte , con sorpresa, sono davvero molte. Anche in ambito aeroportuale, ambiente dove ha accumulato ormai maggiore esperienza.
Ai colloqui, ai quali spesso la accompagno, gli esaminatori sono stupiti dal suo curriculum, ha praticamente ricoperto tutte le mansioni possibili in ambito aeroportuale, la sua formazione è completa e a loro non sembra vero di trovarsi davanti una persona praticamente sanissima (deve solo sottoporsi a dei controlli periodici) e già formata, non le deve essere spiegato nulla, ne sa più di tutti ormai.
Quindi riceve un sacco di proposte da compagnie che hanno bisogno urgentemente un rappresentante nuovo già formato. Ma le sue risposte , porca miseria, sono sempre...NO.

...quella compagnia mi vuole, mi ha offerto un contratto orrendo non mi muovo nemmeno da casa....
...sai mi ha richiamato di nuovo quella compagnia emergente, mi ha rialzato l'offerta, ora mi pagherebbero bene ma... non mi piacerebbe lavorare per loro...
...quella compagnia del sultano mi ha chiamato ma...sai con chi dovrei lavorare? con due antipatiche, non ci penso nemmeno...
... quella compagnia charter in espansione? non ci penso nemmeno! sono tutti voli charter, bello schifo!...
...no no, se devo tornare in aeroporto sarà solo per una compagnia straniera e col contratto che dico io!!...
...ora sto cercando di puntare le mire al di fuori dell'aeroporto, non so se vorrei tornarci, sarebbe bello lavorare nel mondo della moda!... (di nuovo?)

Ultimamente quando ci vediamo non vado nemmeno sul discorso, mi fa venire il nervoso!!! Con la situazione attuale hai persino un sacco di offerte di lavoro e tu che fai? Prima giochi al rialzo e poi rifiuti?
Mi viene voglia di urlartelo in faccia, ma non ci riesco e lo faccio qui:

MARYLAND!! DON'T BE SO CHOOSY!!!